Chi sono

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Giuseppe Amato

Siciliano, classe 1981, da bambino scopre la sua vocazione per la pasticceria e, subito dopo il diploma alberghiero, inizia a collezionare esperienze in Sicilia e nel resto d’Italia, perfezionando il suo talento con la ricerca e il duro lavoro. 

Ben presto diventa pasticciere del Relais & Chateaux La Posta Vecchia di Palo Laziale (Ladispoli) e poco dopo passa alla Pergola dell’hotel Rome Cavalieri Waldorf Astoria di Roma, 3 Stelle Michelin di Heinz Beck dove ha ricoperto il ruolo di Responsabile della Pasticceria fino al 27 giugno 2023.

Vanta stage importanti, come quelli effettuati in Spagna da Paco Torreblanca ad Alicante, all’Espai Sucre di Jordi Herrera e al Celler de Can Roca a Girona e dal 2017 è membro dell’AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani), del cui direttivo fa parte dal 2021.

Nello stesso anno, conquista il prestigioso titolo di miglior pasticciere da ristorazione del mondo – Meilleur Patissier 2021 ricevuto a Parigi il 22 novembre dall’Association Les Grandes Tables du Monde.

I suoi dolci trasmettono le sue esperienze, la sua insaziabile voglia di mettersi in gioco e il suo legame con la sua terra di origine.

Nasce a Taormina

Nasce a Taormina il 3 luglio 1981, in una famiglia che non aveva niente a che vedere con la pasticceria o la ristorazione: suo padre Salvatore carpentiere, sua madre Giuseppina casalinga.
A soli 9 anni, durante le vacanze estive, inizia a lavorare come cameriere nel ristorante del signor Lanza, il papà di un suo compagno di classe. Una triste storia di lavoro minorile? Niente affatto, lo fa di sua iniziativa perché è proprio la sua passione. 
Un bel giorno, osservando il signor Lanza mentre fa il gelato, si rende conto che il suo amore è la pasticceria e che non finirà mai.

Le prime esperienze

La sua prima esperienza è in un hotel ristorante a Passignano sul Trasimeno, in qualità di commis di pasticceria, guidato dallo chef Salvatore Turrisi. Ben presto va in crisi: è troppo distante da casa, gli manca troppo la sua famiglia. Così fa i bagagli e torna in Sicilia. Ma Turrisi non molla: vede in lui delle potenzialità e, passato poco tempo, lo sprona a riconsiderare le sue scelte e a rimettersi in gioco. Lo porta con sé a Pescasseroli.

Londra

Nel 2003, vola a Londra a lavorare per sei mesi allo Spoon di Alain Ducasse. Qui incontra il pasticciere Angelo Ercolano, dal quale impara tecniche innovative, e anche come gestire i grandi numeri al ristorante. È Angelo a trasmettergli la consapevolezza di quanto sia importante lavorare in squadra e non più da solo, come succedeva prima.

Trasmettere i saperi

Nel 2006, conosce Maria Teresa Meloni, direttrice della scuola A Tavola con lo Chef, che gli propone di entrare a far parte del corpo docente. Da quel momento, iniziano gli anni della Formazione. Nel 2015, insieme a 10 colleghi, fonda Pass121, il collettivo di Pastry Chef che vogliono rivendicare la professionalità e individualità della pasticceria da ristorazione. Dal 2017 è membro dell’AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani), del cui direttivo fa parte dal 2021. Nello stesso anno, diventa direttore didattico di MAG, la Master Academy di Antonino Galvagno.

I premi

Nel 2021, conquista il prestigioso titolo di miglior pasticcere da ristorazione del mondo – Meilleur Patissier 2021 ricevuto a Parigi il 22 novembre dall’Association Les Grandes Tables du Monde.

Studi e Formazione

Terminate le medie arriva il momento di scegliere la scuola superiore. A malincuore, andando contro la sua passione per la pasticceria, si iscrive all’Istituto Tecnico Industriale. Non fa per lui e non frequenta mai le lezioni. D’accordo con i suoi genitori, decide di intraprendere un percorso formativo legato a quell’amore a prima vista per la pasticceria e la gelateria. Si iscrive al centro di formazione professionale “San Pancrazio” di Giardini Naxos e grazie al suo insegnante, Roberto Bambara, comprende che la strada intrapresa nel mondo della Pasticceria è quella giusta.

Arrivo nella Capitale

Finita la stagione, viene assunto a “La Posta Vecchia” di Ladispoli come responsabile di pasticceria. Fa capo allo chef Michelino Gioia e con lui sviluppa un forte legame: oltre ad essere uno chef dalle indiscusse capacità, è una persona alla mano, in grado di rapportarsi con lui come ad un fratello. Gli dà modo di esprimersi e sperimentare
Parte della pasticceria, ma gli insegna anche il rigore, la perseveranza e la precisione.

L'incontro con Heinz Beck

Al ritorno dall’Inghilterra decide di dare una svolta alla sua carriera. Senza appuntamento ma con la determinazione del siculo testardo si presenta all’Hotel Cavalieri Hilton di Roma e chiede di parlare con lo chef Heinz Beck.

Il quale decide di metterlo alla prova assumendolo come stagista per sei mesi.

Beck gli propone di rimanere e continuare la collaborazione a tempo indeterminato come responsabile di pasticceria.

Il ristorante La Pergola, tre stelle Michelin, mette a disposizione sua e dei suoi collaboratori le migliori materie prime e attrezzature di ultima generazione che gli consentono di raggiungere livelli di lavoro molto elevati.

Giudice ai Campionati del Mondo

Nel 2021, partecipa come unico giudice italiano, per la sezione dessert al piatto, ai campionati del mondo di pasticceria a Lione.

Nasce a Taormina

Nasce a Taormina il 3 luglio 1981, in una famiglia che non aveva niente a che vedere con la pasticceria o la ristorazione: suo padre Salvatore carpentiere, sua madre Giuseppina casalinga.
A soli 9 anni, durante le vacanze estive, inizia a lavorare come cameriere nel ristorante del signor Lanza, il papà di un suo compagno di classe. Una triste storia di lavoro minorile? Niente affatto, lo fa di sua iniziativa perché è proprio la sua passione. 
Un bel giorno, osservando il signor Lanza mentre fa il gelato, si rende conto che il suo amore è la pasticceria e che non finirà mai.

Studi e Formazione

Terminate le medie arriva il momento di scegliere la scuola superiore. A malincuore, andando contro la sua passione per la pasticceria, si iscrive all’Istituto Tecnico Industriale. Non fa per lui e non frequenta mai le lezioni. D’accordo con i suoi genitori, decide di intraprendere un percorso formativo legato a quell’amore a prima vista per la pasticceria e la gelateria. Si iscrive al centro di formazione professionale “San Pancrazio” di Giardini Naxos e grazie al suo insegnante, Roberto Bambara, comprende che la strada intrapresa nel mondo della Pasticceria è quella giusta.

Le prime esperienze

La sua prima esperienza è in un hotel ristorante a Passignano sul Trasimeno, in qualità di commis di pasticceria, guidato dallo chef Salvatore Turrisi. Ben presto va in crisi: è troppo distante da casa, gli manca troppo la sua famiglia. Così fa i bagagli e torna in Sicilia. Ma Turrisi non molla: vede in lui delle potenzialità e, passato poco tempo, lo sprona a riconsiderare le sue scelte e a rimettersi in gioco. Lo porta con sé a Pescasseroli.

Arrivo nella Capitale

Finita la stagione, viene assunto a “La Posta Vecchia” di Ladispoli come responsabile di pasticceria. Fa capo allo chef Michelino Gioia e con lui sviluppa un forte legame: oltre ad essere uno chef dalle indiscusse capacità, è una persona alla mano, in grado di rapportarsi con lui come ad un fratello. Gli dà modo di esprimersi e sperimentare
Parte della pasticceria, ma gli insegna anche il rigore, la perseveranza e la precisione.

Londra

Nel 2003, vola a Londra a lavorare per sei mesi allo Spoon di Alain Ducasse. Qui incontra il pasticciere Angelo Ercolano, dal quale impara tecniche innovative, e anche come gestire i grandi numeri al ristorante. È Angelo a trasmettergli la consapevolezza di quanto sia importante lavorare in squadra e non più da solo, come succedeva prima.

L'incontro con Heinz Beck

Al ritorno dall’Inghilterra decide di dare una svolta alla sua carriera. Senza appuntamento ma con la determinazione del siculo testardo si presenta all’Hotel Cavalieri Hilton di Roma e chiede di parlare con lo chef Heinz Beck.

Il quale decide di metterlo alla prova assumendolo come stagista per sei mesi.

Beck gli propone di rimanere e continuare la collaborazione a tempo indeterminato come responsabile di pasticceria.

Il ristorante La Pergola, tre stelle Michelin, mette a disposizione sua e dei suoi collaboratori le migliori materie prime e attrezzature di ultima generazione che gli consentono di raggiungere livelli di lavoro molto elevati.

Trasmettere i saperi

Nel 2006, conosce Maria Teresa Meloni, direttrice della scuola A Tavola con lo Chef, che gli propone di entrare a far parte del corpo docente. Da quel momento, iniziano gli anni della Formazione. Nel 2015, insieme a 10 colleghi, fonda Pass121, il collettivo di Pastry Chef che vogliono rivendicare la professionalità e individualità della pasticceria da ristorazione. Dal 2017 è membro dell’AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani), del cui direttivo fa parte dal 2021. Nello stesso anno, diventa direttore didattico di MAG, la Master Academy di Antonino Galvagno.

Giudice ai Campionati del Mondo

Nel 2021, partecipa come unico giudice italiano, per la sezione dessert al piatto, ai campionati del mondo di pasticceria a Lione.

I premi

Nel 2021, conquista il prestigioso titolo di miglior pasticcere da ristorazione del mondo – Meilleur Patissier 2021 ricevuto a Parigi il 22 novembre dall’Association Les Grandes Tables du Monde.

Premi & Riconoscimenti

Nel corso della sua carriera, Giuseppe Amato ha conquistato numerosi premi e prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali.

2016

WPS

Nel 2016, riceve il riconoscimento World Pastry Stars, il Congresso Internazionale di Alta Pasticceria.

2018

Premio Domori L'Espresso

Nel 2018 riceve il premio Domori di Guida Espresso, assegnato alla Pergola come Pasticceria dell’Anno.

2019

Santa Rosa Pastry Cup

Nel 2019 riceve il riconoscimento come miglior Pastry Chef d’Italia per il SANTA ROSA PASTRY CUP.

2020-2021-2022-2023

Gambero Rosso

Nel 2020-2021-2022 è tra i 10 migliori Pastry Chef d’Italia per la guida Pasticceri e Pasticcerie del “GAMBERO ROSSO”

2021-2022

Les Grandes Tables Du Monde

Nel 2021 gli viene assegnato il premio Miglior Pasticciere da Ristorazione al Mondo da LES GRANDES TABLES DU MONDE.

2022

Premio Telamone

Nel 2022 gli viene assegnato il Premio Telamone, assegnato ogni anno ai siciliani che con la loro azione hanno contribuito a dare una visione operosa e positiva della Sicilia